08/11/07

Il punto sull'Armani

La squadra di Milano di basket ha cominciato il campionato arrancando, ed è stata costretta a cambiare dei giocatori. L'allenatore iniziale è stato tagliato, ed è tornato coach Caja che aveva già allenato l'Olimpia. Ho sentito di recente che è stato preso anche Melvin Booker, giocatore che già aveva militato con noi...
Ricordo stagioni molto difficili, in cui al Palalido c'erano proprio pochi intimi... probabilmente quelli che a Milano hanno sempre seguito la pallacanestro. Di Booker ho un buon ricordo, faceva il suo in campo ed era piuttosto preciso nel tiro. L'altro giocatore comprato è un lituano, Katelynas, che gioca ala grande; questo cambio di giocatori significa che comunque la squadra non era ben amalgamata, ciò spega anche la serie di sconfitte di questo inizio di stagione.

13/10/07

I libri di O'Brian

I romanzi di Patrick O'Brian sono un'utile distrazione dalla vita quotidiana, perchè portano in un mondo che non c'è più: quello della Royal Navy dell'800. Infatti ogni tanto si trovano dei riferimenti all'ammiraglio Nelson "gallant British hero". Ci si trova avviluppati in un'atmosfera cortese, dove il capitano Aubrey impartisce ordini facendo attenzione all'etichetta navale ed il medico di bordo Maturin fa riflessioni sui marinai che ha intorno.
Non è, trattandosi di romanzi, la realtà storica della marina inglese; da quel che si capisce O'Brian si documentò sulla Royal Navy, quindi era un conoscitore dell'argomento.
Patrick O'Brian era uno scrittore irlandese. Ci sono stati nel corso della storia delle isole britanniche alcuni irlandesi che si sono sentiti vicini all'Inghilterra; tra questi Edmund Burke, ideologo del partito conservatore britannico. Anche il duca di Wellington aveva origini irish, il suo nome era sir Arthur Wellesley, diventò generale dell'esercito inglese e poi seppur per poco tempo anche primo ministro a Londra.
Nei romanzi di Patrick O'Brian ci sono vari riferimenti storici (sono dei romanzi storici), ed anche riferimenti alla storia irlandese ed ai tentativi di liberare l'isola dal dominio inglese.
La cosa migliore di questi libri, è comunque l'atmosfera gentile che questo scrittore è riuscito a costruire; cortesia che riguarda soprattutto Aubrey e Maturin, cioè gli alti ufficiali del vascello: essi si attengono all'etichetta della marina regia britannica del diciannovesimo secolo.

03/09/07

La Nazionale alla vigilia degli Europei

Domani lunedì 3 settembre cominceranno i Campionati Europei di pallacanestro; ciò comporta uno slittamento dell'inizio del campionato italiano che inizierà solo ad ottobre.
La "prima" della nazionale si è tenuta a Roma al PalaEur contro la Grecia e non è stata entusiasmante: disastroso Bargnani che forse sentiva l'emozione di giocare nella sua città e voleva a tutti i costi fare bella figura (non vi è riuscito). Il migliore dei nostri è stato probabilmente Mancinelli, ha fatto il suo lavoro sotto i tabelloni ed ha messo qualcuno dei punti che sa segnare anche in maglia Fortitudo. Bulleri ha preso, se non ricordo male, un paio di tiri da tre quasi lanciati verso il canestro; Belinelli nel primo tempo mi aveva suscitato qualche speranza. La guardia ex-Bologna (oggi Warrior di Golden State) entrato in campo ha sfoggiato un pò di sano egoismo mettendo due bombe da tre, salvo poi cadere nel fare il veneziano: a quel punto il c.t. Recalcati lo ha fatto accomodare in panchina.
Non si è visto molto Gigli, avendolo visto anche in campo al Palalido ricordo che la sicurezza sul parquet non gli manca; Basile ha preso dei tiri dall'arco ed ha anche segnato...
Sono contento, essendo tifoso di Milano, che Gallinari non andrà in Spagna; sa di egoistico ma preferisco che recuperi per il campionato dove giocherà con la maglia dell'AJ! Non credo comunque che una squadra come la Nazionale puntasse tanto su un giocatore diciannovenne, che comunque quando entra a canestro mette paura alla difesa; lo scrivo perchè l'ho visto giocare più volte al Forum, quando entra da destra non lo tiene nessuno!
Concludo questi commenti sulla vigilia del Campionato Europeo con un in bocca al lupo ragazzi!
Spero che l'Italia farà bene.

07/07/07

Abolire il valore legale del titolo di studio

Mi chiedevo se il nuovo movimento politico di Daniele Capezzone, avesse davvero le caratteristiche della novità. A guardare i punti del suo programma sembra di sì, tra l'altro sono pochi e coincisi.
A me piace l'idea di abolire il valore legale del titolo di studio, in effetti sarebbe un vantaggio per chi ha studiato.
Il fatto che ogni titolo di studio abbia valore legale, mi sembra un modo di equiparare gli studenti. Invece c'è chi ha studiato di più (per più anni) e chi meno, inoltre ogni studente riceve una valutazione del suo lavoro. Per fare un esempio un laureato in legge con 110/110 evidentemente ha meritato di più di un laureato in legge con 85/110. L'abolizione del valore legale in sostanza renderebbe più visibile il merito di ogni studente.
Vi è poi il problema dello studiare all'università solo per raggiungere il "pezzo di carta"; questo una volta abolito il valore legale probabilmente non ci sarebbe più.
L'ideale sarebbe che i giovani andassere all'università per imparare, senza cercare di uscire il più in fretta possibile con un titolo accademico.
L'abolizione del valore legale del titolo di studio è uno dei punti che condivido del programma del nuovo soggetto politico di Daniele Capezzone.

15/06/07

Le elezioni provinciali

Le ultime elezioni provinciali hanno visto la vittoria qui nel sud Milano del centro-destra. La CdL ha vinto quasi ovunque, anche in comuni storicamente rossi (dove la sinistra ha dominato a partire dal dopoguerra). L'impressione è che ormai una parte politica, quella che si riconosceva nel partito comunista, sia sotto assedio; si possono considerare a tal proposito le ultime elezioni regionali in Lombardia, dove il candidato dell'Unione è stato regolarmente battuto negli ultimi anni (Masi, Martinazzoli e Sarfatti). Probabilmente quello che manca alla sinistra è la capacità di riorganizzarsi, e soprattutto di uscire dal settarismo. C'è della chiusura dovuta al fatto che soprattutto in provincia i responsabili dei partiti sono da anni sempre gli stessi, e faticano ad introdurre dei giovani. La sinistra in Italia è sempre stata percorsa da capi e fazioni, e per fare politica bisognava accodarsi a qualche capo gruppo. Una possibile rivincita del centro-sinistra, sul lungo periodo, passa dal tentativo di coinvolgere persone che non provengono già dall'attività politica; per fare ciò è necessario che anche in provincia i militanti di lunga data dei partiti di sinistra aprano le loro sedi ai giovani.

21/03/07

Mercato del lavoro

Anche oggi mi è capitato di sentire parlare del rapporto tra studio universitario e lavoro. Si sosteneva che dopo avere fatto studi umanistici, ci si presenta in azienda senza saper fare nulla. La mia esperienza invece è la seguente: chi ha fatto studi tecnici entra in azienda, ma rimane comunque limitato; è vero che chi si specializza sa fare bene delle cose, però non ha il punto di vista generale su ciò a cui serve il suo lavoro.
Una volta si diceva che studiando al liceo, si acquisiva una preparazione che apriva ad ambiti di lavoro diversi; gli studi letterari e filosofici in effetti richiedono più tempo per emergere, però si ha sempre una bussola con cui orientarsi. Non è il caso di scoraggiarsi, perchè anche sul lavoro è questione di fare esperienza. Il bagaglio delle conoscenze acquisite rimane e, se è valido, permette di risolvere meglio i problemi.